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CULTURA

La cultura brasiliana è stata principalmente influenzata dalla cultura del Portogallo. La lingua portoghese, la religione cattolica e le tradizioni principali sono state importate dai colonizzatori portoghesi durante l’era coloniale. I nativi americani hanno influenzato la lingua e la cucina e gli schiavi africani hanno influenzato la musica, cucina, lingua e religione del Brasile. L’influenza tedesca e, soprattutto, italiana, sono forti nelle regioni Sud e Sudorientali. L’arte, in un paese come il Brasile, trova un terreno fertile e prosperoso, già con la popolazione degli Indios. La musica è un altro campo in cui i brasiliani sono davvero eccellenti, che con il tempo ha avuto modo di riscuotere grande successo a livello mondiale grazie a generi come la Bossa Nova e la Samba, la colonna sonora del carnevale (celebrato ogni anno a fine febbraio a Rio de Janeiro).

STORIA

Nel XVI secolo, il Brasile fu scoperto dal navigatore portoghese Alvares Cabral. Al tempo vi vivevano gli indigeni, dediti alla caccia e all’agricoltura, ma furono sterminati e ridotti in schiavitù. A causa di manodopera, i coloni importarono dall’Africa migliaia di persone, che furono impiegate come schiavi nelle piantagioni. Durante il periodo imperiale continua l’economia schiavista; nel 1822 il Brasile divenne indipendente avendo come imperatore il figlio del re del Portogallo e nel 1889 una rivolta instaurò una repubblica presidenziale federale. Nel 1900 viene abolita la schiavitù anche se continuano ad esserci grandi differenze sociali. Successivamente il Brasile è stato sottoposto a due dittature e soltanto alla fine degli anni ’80 si arriva ad avere uno stato democratico. Al giorno d’oggi il Brasile è al sesto posto nell’economia mondiale, nonostante ci siano ancora enormi disuguaglianze sociali. 

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